Comune di BEVAGNA

Parco Fluviale Storico Archeologico del Clitunno | Teverone | Timia

Accolta sul fiume Clitunno

L’Accolta è molto più di un semplice invaso artificiale. Questo straordinario sbarramento si erge sul fiume Clitunno, noto anche come Meandro nella sua parte terminale, e grazie all’ingegno dei nostri antenati ha resistito al passare del tempo. Venne creato per catturare le acque del fiume, così da sfruttarne la forza per azionare le pale di un antico mulino a grano, ormai in disuso ma tutt’ora situato lungo le sue rive.

Il canale emissario dell’invaso, che ancora oggi percorre il circuito murario cittadino, un tempo alimentava una rete intricata di mulini e frantoi. Questa rete si estendeva dalla maestosa “Porta dei Molini” fino all’incrocio del canale con il Timia, e rappresentava il cuore pulsante dell’attività economica locale.

Le prime tracce documentate di strutture di regolazione delle acque risalgono agli albori del XV secolo, ma la vera trasformazione di questa zona ebbe luogo tra l’Ottocento e il Novecento. Durante questo periodo, furono realizzati il ponte sul Clitunno, che consentiva l’accesso ad una nuova piazza pensile, e le imponenti torri daziarie (1881-1896). Nel 1924, i lavatoi pubblici furono coperti, rendendo il paesaggio urbano ancora più caratteristico.

La storia dell’Accolta è intrinsecamente legata a quella della città, con cui si muove di pari passo attraverso le trasformazioni architettoniche e la ricostruzione post-bellica. Oggi, il mulino e la centrale idroelettrica sono le tracce silenti di un’epoca passata, raccontandoci la storia di quest’opera straordinaria, un simbolo di ingegno e resilienza che ha resistito al passare del tempo.

Vi invitiamo a scoprire l’Accolta, un tesoro di storia nascosto nel cuore della nostra cittadina.